Tra le tradizioni più antiche che si sono tramandate nei secoli tra la popolazione tolfetana, sicuramente ci sono quelle religiose, essendo presenti a Tolfa , fin dal sec. XVI°, numerose Confraternite, che organizzavano ed organizzano ancora oggi alcune Processioni.
La più suggestiva e forse più bella tra le Processioni è sicuramente quella del Venerdì Santo, organizzata dalla Confraternita dell’Umiltà e Misericordia, alla manifestazione religiosa prendono parte più di 300 figuranti, i quali rappresentano lungo il percorso le varie fasi della Passione e della Crocifissione di Nostro Signore Gesù Cristo, accompagnate dalle note della Banda musicale G.Verdi di Tolfa e dal coro del Popule Meus, dai Flagellanti,che, scalzi e coperti in volto, trascinano per penitenza una pesante catena.
Un’altra Processione suggestiva è quella di S.Antonio Abate, protettore degli animali, quindi il Patrono degli allevatori e dei contadini, manifestazione organizzata dalla locale Università Agraria e dalla Società di S.Antonio La statua del Santo, portata a spalla da numerosi pastori lungo le vie del centro storico, è contornata da centinaia di cittadini che illuminano le strade con torce di cera, inoltre il giorno 17 gennaio, festa del Santo c’è la tradizionale benedizione degli animali.
Dopo la Processione di S.Antonio e quella del Patrono S.Egidio, Patrono di Tolfa, c’è l’innalzamento dei Globi Aerostatici (Palloni).
Questa tradizione dell’innalzamento dei Globi Aerostatici, tipica di alcune zone della Maremma e della Tuscia, a Tolfa risale alla prima metà dell’ottocento. In quel periodo (dopo la Repubblica Romana) risiedeva in Tolfa un piccolo presidio di soldati francesi, ospitati presso l’ex Seminario Vescovile, oggi Palazzo Comunale, un ufficiale francese, oltre che a dedicarsi a creare un piccolo orto botanico nell’attuale giardino comunale, emulo dei suoi connazionali Fratelli Mongolfiere, si dilettava a creare delle piccole mongolfiere di carta. Giacobbe Marazzi, giovane tolfetano, imparò così bene che superò anche il maestro francese, infatti realizzò nel tempo delle mongolfiere straordinarie, gli anziani ricordavano quelle a forma di cammello e di cavallo, lasciò l’arte ai suoi familiari che ancora oggi, nonostante la modernità abbia cancellato molte delle tradizioni, questa delle mongolfiere è rimasta intatta nelle mani della famiglia Marazzi, che ancora oggi diletta i Tolfetani dopo ogni processione.
Un’altra tradizione importante per i Tolfetani è quella della Pastorella, o canto di Natale.
La prima Pastorella(ufficiale) a Tolfa fu organizzata a Tolfa nel 1929 da Checco del Tamburì, (che suonava una foglia), successivamente e fino ad oggi è organizzata dalla Banda musicale G.Verdi, che rallegra le vie del paese per tutta la notte del 24 dicembre.
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