Da Tolfa Le spese per le feste devolute pei danneggiati dal terremoto.
TOLFA,
Convocato ieri il nostro Consiglio comunale per deliberare il suo contributo a favore dei danneggiati dal terremoto, il Consigliere Bargiacchi Siro, dopo avere invitati i colleghi a dimenticare nell'ora presente le basse lotte di partito e sentirsi solidali nel dolore della Patria, inneggiò, alla immortale anima italiana, che dalle rovine delle brutali forze della natura sorse sempre più bella, augurando che l'anno nuovo che nasce nel lutto nazionale possa chiudersi con la glorificazione di una più grande Italia in cui i redenti popoli di Trento e Trieste prendano il posto delle lacrimate vittime di oggi; proponeva il seguente ordine del giorno:
Il Consiglio comunale solidale nel dolore della patria e nel nobile slancio di carità del popolo nostro:
delibera di sopprimere nel bilancio 1915 le feste popolari di S. Egidio, e di erogare relativa somma di lire 1200 a favore dei danneggiati dal terremoto.
Mentre il sindaco e la maggioranza popolare plaudivano alla proposta del consigliere Bargiacchi, che se seguita da tutti i municipi devolverebbe a favore di tanti miseri i non pochi milioni che in Italia si sperperano in medioevali festeggiamenti, il solo consigliere Mellini Romolo si oppose. Nella votazione per appello nominale fu favorevole l'intera maggioranza e contrari i due rappresentanti della minoranza e cioè il Mellini Francesco e Valentini.
Da Tolfa Echi del Consiglio comunale
TOLFA. 30.
La corrispondenza riguardante il contributo del comune a favore dei danneggiati dal terremoto, ha sollevato dei risentimenti da parte dei due consiglieri della minoranza presenti alla seduta del Consiglio, perché, per brevità, non si accennava in essa al loro ordine del giorno con cui proponevano di erogare sole L. 1000, anziché 1200, a favore dei danneggiati, senza sopprimere a tale scopo i festeggiamenti popolari.
Tanto è bene si sappia, poiché anche al riguardo della nobile gara di offerte per provvedere nel caso di invio di superstiti in Tolfa, il consigliere Valentini Francesco offriva un letto completo, ed il Mellini Romolo una sua nuova abitazione di sei vani con due letti, col solo obbligo da parte del comune delle eventuali riparazioni all'atto della riconsegna.
Da Tolfa Tumultuosa, dimostrazione
TOLFA, 1.
Stamane in Allumiere giungevano alcuni carri provenienti da Civitavecchia per caricare 500 quintali di grano, unica risorsa della popolazione. Accortisi dell'arrivo gli operai delle miniere, costoro improvvisarono una dimostrazione alla quale partecipò anche l'intera popolazione la quale con grida ostili ha impedito il trasporto ed ha chiuso il magazzino.
Ritornati a Civitavecchia, i carri vuoti, nessun incidente si è più verificato.
Anche a Tolfa si temono simili inconvenienti, poiché il sindaco si è fatto esportatore di grano malgrado i momenti critici attuali.
Da Tolfa, Il vescovo ordina la chiusura di una chiesa profanata dal concerto!
TOLFA, 10.
Nel venerdì santo, è tradizionale nel nostro paese una processione religiosa, che commemora simbolicamente il dramma di redenzione umana che ebbe per epilogo il sacrificio del Golgota.
Anche quest'anno, come negli anni decorsi, si seguì la consuetudine di accompagnare, dopo la processione, a suon di musica funebre il simulacro del Cristo morto nella chiesa di proprietà della confraternita dell'Umiltà é Misericordia.
Questo fatto ha dato ai nervi del nostro vescovo mons. Pacifico Fiorani, che, informato dai capi del locale presidio spirituale, decretava l'interdizione di detta chiesa e relativa chiusura per ben due mesi perché profanata da quella musica, che è forse nei giorni nostri l'ultima espressione sopravvivente della civiltà umana.
Contro il draconiano ordine di questo kaiser della fede giustamente é insorto il priore della confraternita sig. Pierotti Salvatore, che, assumendosi la carica di sagrestano onorario, cura quotidianamente l'apertura e la chiusura, della chiesa: ora i fedeli accorrono più numerosi di prima nel tempio colpito dalla censura episcopale !
La Croce Bianca in giro di propaganda
In questi giorni la squadra dei militi della locale Croce Bianca accompagnata dal presidente e dal segretario della medesima ha compiuto un giro di propaganda nei limitrofi comuni di Canale Monterano, Manziana ed Oriolo Romano.
Ovunque si ebbero festose accoglienze dalle autorità municipali e dalla cittadinanza.
D a Tolfa Illuminazione elettrica
TOLFA, 23.
La Società Volsinia concessionaria della pubblica e privata illuminazione a luce elettrica del paese, sta ultimando i lavori d'impianto. Fra qualche giorno avremo una prova generale dell'impianto stesso e, secondo quanto ci viene riferito, ai primi del prossimo maggio si avrà l'inaugurazione.
Sembra che la ridetta società voglia usare un trattamento diverso per l'illuminazione dei privati da quello per l'illuminazione pubblica, tanto che ai primi si vorrebbe dare la tensione della corrente a 65 wolts mentre al comune per l'illuminazione pubblica si darebbe a 110 wolts; e ciò contrariamente alle disposizioni contenute nel capitolato speciale, nel quale al paragrafo terzo dell'art. 6 è detto La tensione della corrente per l'illuminazione (e qui non si fa distinzione alcuna tra, pubblica e privata) non dovrà normalmente oscillare fuori dei limiti del 5 0/0 in più o in meno dei valori normali che si fissano a 110 wolts tra fase e fase.
Il Consiglio comunale nella seduta di domani sera è chiamato a deliberare nuovamente sull'oggetto, ed èquindi indispensabile che la dizione di detto articolo venga dal Consiglio stesso più esplicitamente chiarita in maniera che gl'interessi dei singoli cittadini non vengano punto menomati, essendo già abbastanza gravose per i privati le altre condizioni di utenza.
Telefono
Da vario tempo che esiste in Tolfa l'impianto telefonico, senza che il pubblico possa ancora usufruire di questo celere mezzo di comunicazioni resosi ormai indispensabile ovunque. Non sappiamo a chi ascrivere la colpa di tale ritardo e quindi cilimitiamo a far voti perché venga dato corso sollecitamente da chi spetta a quelle ulteriori pratiche burocratiche od altro per l'attuazione definitiva di tale importante servizio.
Una festa certamente più bella ed indimenticabile per Tolfa potrebbe essere il giorno in cui, inaugurandosi l'illuminazione elettrica, potesse anche inaugurarsi l'apertura al pubblico della linea telefonica.
Da Tolfa Tumultuosa seduta consiliare
TOLFA, 2 6.
Nella precedente corrispondenza del 24 corrente ponemmo in guardia il comune sul diverso trattamento che si dice vorrebbe usato dalla Società Volsinia per l'illuminazione dei privati da quello per l'illuminazione pubblica circa la diversità di tensione della corrente, proponendo al Consiglio una lieve modifica al capitolato speciale.
Il nostro monito non mancò di avere seguaci nella quasi totalità dei consiglieri presenti alla preannunciata seduta dello scorso sabato, in cui sarebbesi dovuto deliberare nuovamente sull'oggetto.
Nella detta seduta il consigliere Bargiacchi proponeva infatti che la dizione dell'art. 6 del capitolato speciale venisse più esplicitamente chiarita nella parte in cui è detto: La tensione della corrente per l'illuminazione; con l'aggiunta — pubblica e privata — nondovrà normalmente oscillare fuori dei limiti di 5 per cento in più o in meno dei valori normali che si fissano a 110volts tra fase e fase.
Il sindaco Benignetti cercò di dimostrare la inutilità di tale aggiunta non ritenendola decorosa; ma il consigliere Bargiacchi insistette sulla indispensabilità di tale modifica. Sorse allora fra i due una vivacissima discussione che degenerò ben presto in un vero e proprio uragano, protraendosi alquanto, a seguito di che il consigliere Bargiacchi abbandonò l'aula seguito da vari altri consiglieri.
Si sciolse quindi la seduta non trovandosi più il Consiglio in numero legale.
Quanto prima sarà nuovamente convocato per la nuova deliberazione al riguardo.
Se si rammentasse dagli amministratori di essere i rappresentanti genuini del popolo ben altre modifiche sarebbero necessarie all'attuale capitolato
Perché non togliere, per esempio, l'obbligo del consumo minimo per gli utenti a contatori in lire 60 all'anno per ogni etto watt installato, se tale condizione non trova riscontro nemmeno nella vicina capitale?
Perché togliere la corrente di giorno agli stessi utenti a contatore?
Perché infine non potersi avere l'energia per forza motrice anche dopo la calata del sole? poiché come può pretendersi che un opificio industriale possa nell'inverno lavorare le sole ore di giorno?
Questo è quello che si vuole dalla cittadinanza e questo è quanto il Consiglio comunale dovrà fare se intende provvedere all'interesse dei suoi amministrati.
Da Tolfa I nostri villeggianti
TOLFA, 30.
A respirare l'aria, balsamica di questo ridente paese a 550 metri sul livello del mare, è accorsa quest'anno una numerosa colonia villeggiante.
Notiamo le famiglie: principe D'Ardia-Caracciolo, rag. Palomba, prof. Veronesi, Manzi, dott. Frasson, dott. avv. Fidanza, Bonizi-Filippi, Pietrucci, Martinotti, Mariani, Pellegrini, Valentini, Risi, Fanuele, Caravani, Di Gennaro, Biferali,Aloisi, Maccioni, Cordelli, Borgo; i signori: Braghetti, Altieri, la signoria Fattore e le signorine Palazzesi, Montanucci, Acquaroni, Bellagamba, Di Santo ed altri, altri ancora cui involontariamente ci sfuggono i nomi.
Soldato MORRA ATTILIO di Tolfa
Anche Tolfa, che pur avendo al fronte varie centinaia di suoi figli non aveva a tutt'oggi registrato alcun morto, ha incominciato a pagare il suo contributo di sangue con la morte del soldato Morra, appena ventenne, caduto gloriosamente sul campo 'dell'onore il 16 agosto u. s.
Il comandante del deposito, nel darne comunicazione al sindaco, cosi si esprimeva: “ Con mio dolore partecipo alla S. V. che il soldato Marra Attllio è morto sul campo di battaglia assolvendo valorosamente il dovere di soldato e di cittadino. L'anima sua, il suo nome, da oggi, appartengono alla storia, del .... fanteria, che l'ebbe figlio diletto; e la bandiera del reggimento, nel baciarne le sacre sembianze lo ha, consacrato fra i prodi morti per un più grande Italia”.
Particolare menzione merita anche un brano della lettera con la quale veniva comunicata la notizia stessa al tenente Zamagni qui dal comandante la di lui compagnia, che così si esprimeva: « Detto soldato è morto durante un attacco contro le posizioni nemi che colpito da una granata alla testa. Mi duole assai doverti dare tale notizia anche perché il Morra era uno dei migliori soldati della compagnia. E' morto valorosamente e senza soffrire: ciò possa essere di conforto alla famiglia ».
Ottimo giovane sotto ogni rapporto, lascia largo rimpianto presso quanti lo conobbero, che commossi si associano al dolore della famiglia.
CAMERATA ROMEO di Tolfa
Il 19 ottobre u. s., mentre si slanciava valorosamente con la compagnia alla conquista d una trincea nemica, cadeva ferito a morte.
Caso pietoso capitatogli, che gli sarà forse valso a lenire le sue sofferenze, l'avere le prime cure affettuose da due suoi concittadini, soldati nello stesso reggimento: Antonini Vito e Rigamonti Sante.
Trasportato in un ospedale da campo nulla essendo valse le cure affettuose dei sanitari per la gravità della ferita, i1 21 ottobre, con stoica rassegnazione, cessava di vivere. .
Era uno dei reduci dalla Libia ove con cuore partecipò a vari combattimenti.
Soldato RIVERSI GIACOMO, di Tolfa
Dopo aver preso parte a vari combattimenti il 28 ottobre u. s. mentre con la sua compagnia si slanciava valorosamente alla conquista di una trincea su Col... un proiettile
austriaco colpivalo in piena fronte, troncando all'istante la sua giovane e vigorosa esitenza.
Era reduce dalla guerra di Libia, ove nel Settore di Derna aveva preso parte dallo sbarco in poi a vari Combattimenti.
STEFANINI ALESSANDRO di Tolfa
In un furioso assalto alla baionetta per la conquista di una trincea nemica, il 29 ottore decorso cadeva gloriosamente sul campo dell'onore, ferito mortalmente al torace.
Quasi presago della morte che lo attendeva, con l'ultima sua lettera dal fronte del 24 ottobre, così raccomandava alla moglie i propri figli:« Mia adorata moglie ti prego solo di voler bene ai cari nostri figliuoletti e di tenerli da conto poiché essi saranno, infine il tuo conforto. Chiudeva la stessa lettera con l'altra espressione, pure rivolta ai figli: « Non mi resta che dirti se non che: Fatti coraggio ed ama ama i nostri cari figlioli!
LEPRI ALESSANDRO, di Tolfa
Dal direttore comandante, di un ospedale da campo è stata partecipata al sindaco del comune la notizia della morte con la seguente nobile lettera:
« Con vivo rincrescimento compio il doloroso incarico di comunicare alla S. V. la morte del militare Lepri Alessandro avvenuta in questo ospedale il giorno 1° dicembre corrente per malattia.
« Pregola partecipare con tutti i riguardi la luttuosa notizia alla famiglia, presentandole ne contempo le condoglianze di questo comando. )
Da notizie pervenute alla famiglia sembra che il Lepri fosse stato preso anche dal congelamento dei piedi oltre alla malattia che ha così repentinamente troncata la sua giovane e vigorosa esistenza, togliendo alla patria un altro prode suofiglio che aveva saputo già addimostrare il suo valore in precedenti vari combattimenti quali aveva preso parte col suo reggimento fanteria, rimanendone sempre incolume.
TASSELLI LODOVICO di Tolfa
Con vivo dolore partecipo alla S. V. la morte del valoroso soldato Tasselli Ludovico avvenuta il giorno 17 novembre in una sezione di sanità in seguito a gloriosa ferita riportata nel combattimento presso ...................................... il 15 corrente ».
Così ne dava partecipazione al sindaco del comune perché con i dovuti riguardi ne fosse data comunicazione alla famiglia, il comandante del ... reggimento fanteria a cui li Tasselli ora apparteneva.
Era da poco ritornato al fronte, dopo aver trascorso qualche giorno in famiglia in licenza di convalescenza, durante la quale, per avere un suo fratello parimenti al fronte, mostravasi ansioso ed orgoglioso di poter nuovamente raggiungere il suo posto di combatimento, per sapersi a lui vicino, non presago certo della immatura file che lo attendeva.
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