Dalla Provincia Romana
TOLFA, 8.
Alle innumerevoli congratulazioni ed
attestazioni di giubilò non ultimo vi giunga il mio più vivo compiacimento per la splendida vittoria riportata dal Messaggero contro il vescovo tedesco, che, è bene si sappia, aveva cercato di oltrepassare i confini della propria diocesi, facendo giungere, fin tra questi monti il suo benefico oro kaiseresco, per lo stesso scopo, certo, cui destinava l'altro tra i suoi diocesani.
Onore alla magistratura italiana; per la sentenza emanata dal tribunale di Roma, e rallegramenti vivissimi al Messaggero per aver saputo sì nobilmente scovare uno dei tanti serpi velenosi, che insidiano nell'ombra la nostra Patria.
Circa il disservizio automobilistico
TOLFA, 10.
Riceviamo la seguente:
Caro Messaggero,
Mi si consentano poche righe dì protesta contro il disservizio automobilistico, che troppo spesso si verifica, del quale ultimo caso sono io stesso testimone insieme molti altri viaggiatori.
Alcune sere or sono l'automobile postale che fa servizio Tolfa-Allumiere-Civitavecchia e viceversa, gestito dalla ditta Antonelli e Vergati, partito da Civitavecchia giungeva ad Allumiere circa le 16,30, ove per un guasto al motore dovette sostare, guasto che il bravo conduttore sig.Tisselli Savino riscontrò quasi subito nel magnete, del quale occorreva la sostituzione.
A tranquillizzare i viaggiatori lo stesso conduttore assicurò che avrebbe subito telefonato a Civitavecchia per l'invio di altra vettura.
Trascorsa qualche ora di inutili ricerche in Civitavecchia del rappresentante la ditta sig. Vincenzo Vergati, alcuni viaggiatori pur protestando, credettero opportuno sobbarcarsi a piedi al non breve tragitto fino a Tolfa.
Non così potè essere la mia decisione, che per la mia malferma salute e per avere con me una signora ed una signorina, preferii attendere ancora l'invio di altra vettura, conforme le assicurazioni del Tisselli.
Intanto sopraggiungeva la notte e la mancanza di altro mezzo qualsiasi di trasporto e di un albergo, ci avrebbe costretti a sostare in mezzo la via se l'ospitalità di un amico non mi avesse accolto in casa sua con le due donne.
Nel frattempo, e mercè le insistenti ricerche, potè aversi il sig. Vergati al telefono, al quale prospettala lacritica, situazione dei viaggiatori rimasti ad Allumiere, incredibile dirlo ! ebbe a rispondere che questo è il colmo che egli avrebbe solo provveduto una vettura per la posta del mattino seguente, non curandosi affatto dei viaggiatori, dei quali nulla gli importava.
E’ lecito domandare al sig. Vergati: quale garanzia da la ditta ai viaggiatori, con l'acquisto del biglietto, di giungere in residenza?
E se il guasto anziché verificarsi in Allumiere, in cui fu possibile la comunicazione telefonica, si fosse verificata a metà percorso, avrebbero dovuto forse i viaggiatori pernottare in aperta campagna ? Al sig.Vergati la risposta a queste mie semplici domande. Finalmente richiamato il sig. Vergati al telefono dal conduttore Tisselli ebbe a promettere a questi l'immediato invio di altra vettura. L'attesa fu ancora lunga, tanto che la nuova vettura giungeva solo verso le 21.30 ed anziché farla subito proseguire per Tolfa, si volle invece che i viaggiatori attendessero ancora circa una buona mezz'ora sulla via perché venisse fatta la sostituzione del magnete alla vettura guasta con la quale si effettuò finalmente il trasporto dei passeggeri a Tolfa, ove potè giungersi sani e salvi mercè, la capacità del conduttore Tasselli per la ragione che, non funzionando il fanale anteriore della vettura, dovette servirsi del solo fanale interno col quale poteva a stento scorgere la via da percorrere.
Contro tale disservizio avanzo pubblicamente formale protesta a nome anche dell'intera cittadinanza di Tolfa, ed anche di quella di Allumiere che giustamente a questa mia si associa sia per il caso capitatomi, che per altre sue particolari ragioni.
Da Tolfa Per il prestito della Vittoria
TOLFA, 16
Ad iniziativa del comune alcuni giorni or sono ebbe luogo nel teatrino comunale una pubblica conferenza tenuta dal dottor Carlo Baduel del Credito Italiano (sede di Roma) appositamente invitato.
Tale conferenza ebbe infatti il suo benefico effetto, specie per la forma di sottoscrizioni popolari praticata dal Credito Italiano, che incontrò veramente il favore del pubblico.
Dopo la conferenza, durante la quale il dottor Baduel venne più volte applaudito, si procedette alla nomina di una commissione locale, incaricata di raccogliere le sottoscrizioni, che risultò composta: del sindaco del comune, del presidente del locale comitato di O. C., del sig. Serafini cav. Giulio, del signor Pampersi dott. Giovanni, del maestro sig. Casadei Primo e del sig. Bonisi Ulisse, quest'ultimo con l'incarico di cassiere. A segretario della commissione stessa venne nominato il signor Falzetti Carlo, segretario comunale.
Per iniziativa del cav. Serafini. che per primo si sottoscrisse per L. 2000, si dette principio, seduta stante, alle sottoscrizioni che raggiunsero sul momento le L. 5000.
Altre sottoscrizioni sono state nel frattempo raccolte dal comitato e sembra che queste abbiano già oltrepassato le L. 25,000, mentre varie altre migliaia di lire sono state sotto scritte all'ufficio postale.
Non si conoscono ancora quali somme siano state deliberate dai due principali enti locali: il comune e la università agraria: ci riserviamo di pubblicarle non appena saranno note. Principale contribuzione al Prestito è quella del signor Marzi cav. Vincenzo per L. 50,000. fatta però questa, in precedenza alla nomina della commissione locale, pel tramite della Cassa di risparmio di Civitavecchia.
Ci riserviamo rendere note le nuove sottoscrizioni che dal locale comitato e dall'ufficio postale verranno in seguito raccolte, ed il totale generale delle medesime.
BORIOSI VINCENZO, di Tolfa
soldato del… genio, era nato il 30 dicembre 1896 e non contava perciò ancora i 20 anni; ha immolato anche egli la sua giovane esistenza per la grandezza della Patria.
Chiamato a prestar servizio militare, appassionato per la meccanica, ottenne !a sua ammissione nel genio, e subiti felicemente gli esami a Pavia fu assegnato nel genio ferrovieri e fu destinatoad uno stabilimento per costruzione dei proiettili.
Chiamato in seguito al fronte, con lo stesso ardore con cui assunse il lavoro nell'officina, ove sperava potersi perfezionare nella meccanica da lui prediletta, si recò ad offrire la sua vita generosa, alla grandezza della Patria.
Quivi giunto dopo pochi giorni, essendo destinato alla costruzione di un ponte sull'Isonzo, mentre adempiva al proprio lavoro non curante del pericolo, una granata nemica colpivalo in pieno petto rendendolo cadavere.
Al povero genitore insieme alla ferale notizia, gli giungeva una lettera del figlio diletto, scritta pochi giorni prima, ripiena di frasi affettuose per la Patria e per la famiglia.
Onore alla memoria del prode e baldo giovane.
SANTONI FRANCESCO, di Tolta
Soldato della classe 1882, appartenente alla fanteria, combattendo strenuamente contro il secolare nemico, il 9 aprile decorso, cadeva da prode durante l'assalto ad una posizione nemica, sull'altipiano del Carso, colpito mortalmente alla testa da una scheggia di bomba nemica.
Il povero giovane godeva la stima di quanti lo conobbero.
BELLONI EUGENIO, di Tolfa
Giovane poco più che ventenne, da poco tempo arruolato, perché proveniente dalla leva dei riformati della classe 1894, recentemente era stato aggregato al …. fanteria ed inviato al fronte ove, appena giunto, prese subito parte a vari combattimenti.
Il 2 giugno p. p., durante una accanita lotta sulle balze del Trentino, colpito da piombo nemico, veniva posto fuori combattimento, e quindi portato ad un ospedaletto da campo ove poterono apprestarglisi le prime cure, ma, riscontrata la gravità della ferita, venne subito inviato all'ospedale Militare di Brescia.
Quivi giunto, prevedendo purtroppo la sua prossima fine, espresse il desiderio di rivedere il proprio genitore, ed essendo stato secondato, solo dopo qualche giorno potè averlo vicino al suo letto di morte.
Poche ore infatti potè gustare la presenza del babbo, per parlargli e riabbracciarlo, che la gravità della ferita troncava definitivamente la sua giovane esistenza, soddisfatto però di aver degnamente servita la Patria con l'olocausto della sua vita e di aver potuto emettere l'ultimo suo respiro fra le braccia del proprio genitore.
Tolfa Risentimento popolare per il disservizio automobilistico
TOLFA, 21.
Fin dal dicembre del 1912 i1 Messaggero ebbe ad occuparsi ripetutamente di dimostrazioni popolari contro il disservizio automobilistico. Si trattava da allora che l'impresa, adducendo pretesti tutt'altro che giustificabili, aveva disposto che la vettura automobile sostasse dinanzi al garage, per quivi trasbordare, la posta su di un minuscolo carrettino mano, per poi effettuarne con questo il trasporto all'ufficio; sistema non certo encomiabile, che indispettì talmente questa popolazione, facendola trascendere ad atti non abituali alla medesima.
In seguito a ciò non mancò di intervenire il Consiglio comunale che, occupandosi della questione, votava ad unanimità, in una seduta appositamente tenuta, rigurgitante di popolo, un ordine del giorno di protesta contro l'impresa, chiedendo altresì l'intervento del Ministero per far valere i giusti desideri della popolazione, ed infatti per l'intervento di questo potè ottenersi che l'automobile si recasse nuovamente all'ufficio postale, e la calma ritornò subito in paese:
Ora i dirigenti l'Impresa, volendo avere la rivincita dello scacco in allora subito, hanno prospettato al Ministero delle poste un enorme sciupio di benzina cui andavano incontro col dover far giungere la vettura fino all'ufficio postale, onde ottenere di poter sostare con l'automobile al garage, trasportando gli effetti postali con l'umile carrettino a mano.
A parte l'infondatezza delle ragioni di economia di benzina addotte dall'Impresa, che non sussistono affatto poiché l'automobile percorre comodamente la strada di circa un chilometro, dall'abitato all'ufficio postale, a motore spento, purtuttavia dal Ministero fu accordato tale permesso, a condizioni però che non avessero a verificarsi incidenti di sorta da parte della popolazione.
Ma è avvenuto che la prima sera che si è nuovamente verificata 1a sosta della vettura dinanzi al garage, non sono mancate urla e fischi in quantità, sebbene non ebbe gli onori della comparsa il misero carrettino a mano, avendo simulato il trasporto degli effetti postali entro valigie che passarono così inosservate. Simili schiamazzi si verificarono le sere successive.
Ad evitare quindi che questa pacifica popolazione abbia a trascendere ad atti più vivaci, poiché ripeto, qui regna vivo malcontento, è bene che vi provveda chi di ragione a ristabilire il regolare servizio automobilistico.
Da Tolfa La truppa al campo
TOLFA. 22
E’qui giunto da qualche giorno da Frosinone il ... reggimento fanteria con un contingente numeroso di uomini.
Comanda attualmente il presidio il capitano in prima principe don Prospero Colonna, congiunto del sindaco di Roma, che dicesi in breve lascerà questo comando ad altro capitano, essendo prossima la sua promozione a
maggiore.
La partenza di tale comandante sarà certo risentita dall'intiero presidio, poiché, al dire dei militari tutti, hanno in lui un vero e proprio padre, e che come tale lo amano e stimano.
Col reggimento è giunta anche la musica, la quale, accresciuta di numero, mediante prelevamento di ottimi elementi fra le reclute attuali, e sotto la valente direzione dell’esimio maestro direttore Francesco Ficarra, presta tutte le sere servizio musicale sul piazzale municipale (perché non in piana, Vittorio?) con esecuzione di scelti programmi il giovedì e la Domenica.
Da Tolfa Provvedimenti annonari
TOLTA. 3.
Nell'ultima seduta del 27 agosto questo
Consiglio comunale, impressionato dalla avidità sempre crescente di ingordi speculatori,
nominava una commissione per i provvedimenti annonari nelle persone deí signori:
Mellini Romolo, presidente, Sereni Romolo,
Macchia Plinio, Bargiacchi Siro e Bonini
Giacomo.
La Commissione ha già iniziato i suoi lavori, e ci auguriamo che valga a porre un freno al vertiginoso rincaro dei generi di maggiore consumo, e che l'amministrazione
comunale collabori, come deve, a far sì che
l'opera della Commissione stessa venga sorretta con la maggiore energia, onde giovamento ne abbia il popolo e decoro il paese,
calpestato ora da una esigua schiera, di speculatori, specie nel momento attuale in cui Tolfa si onora ospitare un forte numero di nostri soldati.
Spetta maggiormente ai singoli cittadini, nel loro interesse, di denunziare inesorabilmente tutte le trasgressioni ai provvedimenti emanati dalla Commissione annonaria, perché l'opera degli agenti comunali raggiunga lo scopo prefissosi.
Quindicinalmente renderemo di pubblica conoscenza i nomi del contravventori e degli agenti scopritori delle contravvenzioni stesse, non trascurando quelle di carattere sanitario, pure queste tanto necessarie, inquantoché le norme d'igiene sono del tutto ignorate in molti pubblici esercizi, per la qual cosa occorre, anche sotto questo aspetto, un'attiva vigilanza che, purtroppo, fino ad oggi è mancata.
Da Tolfa Visita all'accampamento del gen. Vecchia
TOLFA , 6
Giungeva ieri l'altro fra noi, per una ispezione alle truppe qui accampate, il maggior generale
comm. Angelo Vecchia, e questa amministrazione Comunale, approfittando della gradita visita, offriva all'ufficiale superiore, alla ufficialità delle truppe stesse un rinfresco nell'aula consigliare, al quale intervennero oltre componenti l'amministrazione comunale presenti in paese, anche i capi delle altre amministrazioni locali.
Portò il saluto della cittadinanza il sindaco Benignetti, al quale, con nobili parole, rispose il generale.
Sul finire del rinfresco si levò a parlare il consigliere comunale sig. Bargiacchi Siro, il quale, dopo aver e nuovamente salutato in nome del popolo di Tolfa l’ufficialità e la truppa, ricordò come il paese nostro tenne sempre alta la fiamma dell'amor di patria,poiché di fronte alle invasioni straniere nel 1799, prima con le armi, col sacrificio poi, oppose a alle orde nemiche la barriera del suoi cadaveri. Associò poi a questo ricordo l'immagine del sacrificio, col quale i nostri concittadini riconsacrano oggi la italianità della nostra terra, pagando largo tributo di sangue nell'aurora che divampa dallo Stelvio al mare, ove dietro il traballante schermo dell’Aquila degli Asburgo attende la fedele Trieste.
Partecipando poi il rammarico che prova la nostra popolazione, in confronto dell'orgoglio di ospitare i nostri soldati, di non poter loro offrire tutti i conforti della vita, chiuse affermando che anche su questi nostri monti è un brano del nostro fronte, e anche qui, come nella lontana trincea, si attende l'ora solenne in la Dea della vittoria
baciando la nostra bandiera, e raccogliendo sotto le sue ali le genti italiche, proclami su tutte le terre, in tutti i mari ed i tutti i cieli, col grido dell'aquile romane, il trionfo della libertà e della giustizia.
Queste parole raccolsero l'applauso e le congratulazioni dei cittadini e degli ufficiali presenti.
Notatasi nella simpatica festa l'assenza la minoranza, consigliare.
Chiuse con altre nobili parole di ringraziamento, la bella e simpatica riunione il generale Vecchia con un grido di urrà all'indirizzo della buona, ed ospitale popolazione tolfetana.
Da Tolfa Giuramento alle reclute
TOLFA, 23
Per maggiormente solennizzare la ricorrenza storica del 20 Settembre il comando di questo presidio, molto opportunamente ha fatto coincidere in detto giorno il giuramento delle reclute qui accampate una splendida giornata ed il grande concorso di popolo che assistette alla commovente cerimonia contribuirono a render più gaia la festa.
Alle ore 9.30 il segnale di attenti! dié principio alla tradizionale rivista che ebbe luogo, lungo il viale della Sughera, dopo la quale, con brillante manovra, vi fu lo schieramento della truppa nella nuova grande piazza di fronte a! Palazzo municipale.
Il capitano comandante del presidio signor Sisti parlò alle reclute con belle parole inspirate ad alti sentimenti patriottici, chiudendo il suo dire col chiamare a testimoni del giuramento solenne oltreché Dio i Martiri tutti e gli eroi dell'attuale guerra nazionale che hanno immolato le loro giovani esistenze sui campi di battaglia per l’ideale della Patria. All’invito quindi di giurare un grido unanime di “giuro!» eruppe dai petti di questi giovani e baldi figli d'Italia, echeggiando oltreché nell'ampio piazzale, nel cuore e l'animo di tutti i presenti.
Conferenza
Dopo la bella e commovente cerimonia ebbe luogo la sfilata in parata, con che ebbe termine la festa militare.
Alle ore 17 del pomeriggio ebbe poi luogo, per inviti, nell’aula consigliare, una conferenza patriottica dal tema: Ideale della vita Ideale della Patria » tenutasi dal soldato appartenente a queste truppe prof. Sasso Massimo Ferdinando.
L'egregio conferenziere, con parola franca ed elegante trattò brillantemente il tema propostosi, riscuotendo continui e prolungati applausi dal numeroso e colto uditorio accorso ad ascoltarlo, fra cui notavasi un numeroso stuolo di brillanti ufficiali appartenenti a queste truppe accampate.
Da Tolfa Solenni onoranze funebri
TOLFA, 27
Un grave lutto ha colpito questa popolazione. Ieri l'altro alle 16 circondato dall'affetto della sua signora e delle figlie, nonché dei rispettivi generi, spegnevasi serenamente il cav. Vincenzo Marri, lasciando di se un largo rimpianto.
Egli fu per più volte sindaco e presidente della locale Università agraria, della quale fu merito suo, il salvataggio finanziario della medesima, assumendone la presidenza in momenti gravemente critici per la stessa.
Ieri hanno poi avuto luogo solenni onoranze funebri pel trasporto della salma all’ultima dimora. Precedevano il mesto corteo le scolaresche maschili e femminili con i rispettivi maestri e maestre
e con la bandiera, a cui faceva seguito il clero al completo, seguito subitodalla salma trasportata con carro funebre di prima classe appositamente venuto da Civitavecchia, e sul quale posavano sei splendide corone di fiori freschi con le relative leggende: la moglie, le figlie, i nipoti, i generi, i fratelli Ferrari, la famiglia Rendina.
Reggevano i cordoni di destra: il pretore locale sig. avv. Gaspare Iannuzzi, il presidente della Congregazione di carità sig.Antonio Zoppini, il cav. sig. Giulio Serafini il presidente della locale Università agraria
signor Nicola Salvatori, quelli di sinistra: Il sindaco di Tolfa sig. Benignetti Giuseppe, il sindaco di Allumiere sig.Piroli Antonio, il presidente della Università, agraria di Allumiere sig. Papa Gesualdo ed il cav. sig. Bonisi nob. Alessandro. La scorta di onore alla salma veniva disimpegnata da otto militi della locale Croce Bianca.
Seguivano i1 feretro i generi dell'estinto signori Ferrari Luigi, Grossi Giorgio. Giulimendi dott. Pio e Rendina Marco, indi le varie rappresentanze di Tolfa ed Allumiere col seguente ordine: Comune di Tolfa con labaro e splendida corona di fiori freschi, con la Giunta municipale al completo e numerosi consiglieri; Congregazione di carità locale; Comune di Allumiere parimenti con labaro e corona, di fiori ed una rappresentanza comunale; le due Università agrarie di Tolfa e di Allumiere, pure con bandiere è corone dl fiori, ed un largo stuolo di rappresentanti delle medesime; il Tiro a segno e la Croce Bianca con le relative bandiere; la benemerita arma dei carabinieri e numerosissimo popolo che seguì per lungo tratto di strada, il mesto corteo.
Dopo solenni funerali celebratisi nella Collegiata
gremita di popolo, l'arciprete don Silvio
Pierantozzi rievocò le doti dell'estinto quindi il corteo proseguì alla volta, del cimitero, ove giunto, dopo le rituali. esequie, disse sulla salma altre brevi parole il sindaco Benignetti rievocando parimenti le doti e le benemerenze dell'estinto.
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