LA FEDELTA’
La moglie che sia brutta o che sia bella
pè chi la piglia è la stessa cosa
Perché giura d’amà solo che quella
’l giorno del matrimonio quando sposa.
Chi la tradisce merita la cella
che fa sempre una cosa vergognosa
e si trovi una donna disonesta
falla sortì da casa senza testa. |
I FIGLI DELLA PATRIA
Quando c’è la guerra il militare
sia da permanente o richiamato.
Deve lasciare le cose più care
per rispettar le leggi dello Stato.
Chi combatte per terra e chi per mare
E se ritorna a casa ha guadagnato.
manco la terra per farsi la fossa:
deve comprarla per coprirsi l’ossa. |
LA MADONNINA DI PANTANO
Io penso notte e giorno e mi domando
cosa sarà del genere umano.
Così Maria stava lacrimando
mentre che il vescovo la teneva in mano.
Io dico allora che stiamo aspettando
per chi se sente d’essere cristiano.
Certo se piange ’ sta Madre pietosa
ci avverte che ci manca qualche cosa. |
IL PATTO
Quando che il patto fece Mussolini
ogni campana ce sonò a distesa.
Fu una grande gioia pe li cittadini
per la sovranità ch’ebbe la chiesa.
La parola di Cristo varcò i confini
la fiaccola d’amore è sempre accesa.
Il Santo Padre che la tiene in mano
l’unico appoggio del genere umano. |
LA MIA ESISTENZA
A settantadue anni sò arrivato
comincio a senti il peso un po’ più grosso .
Io tutto ’sto tempo l’ho passato
sempre vicino a l’argine d’un fosso.
C’è chi mezzo mondo l’ha girato
io invece da lì mai me so mosso .
Lì c’ho trovato tutta l’occorrenza
questa è la storia della mia esistenza. |
IL LAVORO
Il lavoro nel mondo ha un gran valore
però non è di nostro gradimento.
Ma dalle braccia del lavoratore
nasce per tutti quanti il nutrimento.
E’ come nella vita il nostro cuore
che pulsa il sangue pè’ fare il movimento.
Che si per caso i colpi suoi trattiene
tutto il resto del corpo non sta bene. |
LA SPERANZA
La speranza sta sempre nascosta
Emerge solamente nelle guai.
Che si te viene male una proposta
È la speranza che t’aiuta assai.
La speranza cosi sempre disposta
In tutti i tempi non ti lascia mai.
La speranza è semplice e sincera
Ma purtroppo anch’ella è lusinghiera. |
IL MONDO
Il mondo è stato sempre una cuccagna
e l’uomo è corso sempre a le ripare .
E poi lui stesso semina zizzagna
quando dice di far come le pare.
Non si contenta mai quanto guadagna
è troppo affezionato a le denare.
Si rende schiavo della sua esigenza
che perde la morale e la coscenza. |
LA MORTE DELLA MIA MAMMA
Chi mai potrà descrivere il dolore
il giorno quando è morta la mia mamma.
Era la fonte di tanto calore
e tutto un colpo si smorzò la fiamma.
Mi intese come si spezzasse il cuore
tanto che corsi a farmi il cardiogramma.
E lì c’hanno scoperta una ferita
che me l’ho da portà tutta la vita. |
LA VECCHIAIA
Con la vecchiaia è l’ultimo racconto
della nostra favola vitale .
Quando che l’uomo lo vede il tramonto
penso che ognuno ci si trova male.
Giorno per giorno s’avvicina il conto
e vede che je scade la cambiale.
E chi s’ìnvecchia ha da restà contento
che c’ha avuto più tempo al pagamento. |
LA MOSCA E IL RAGNO
Una mosca indignata disse al ragno:
“leva la rete che saremo amice”.
Il ragno disse :’’aspetta e poi che magno?’’
dice fra di se , ma ’n ce lo dice.
’’A fa la pace con te che ce guadagno?
a me conviene rimanè cimice ’’.
Se rompo il filo e strappo li riccame
la mosca campa e io moro de fame. |
L’ANNO SANTO
L’anno Santo è la conciliazione
che la Chiesa fa appello a ogni cristiano.
Ogni venticinquanni lei dispone
d’apri la Porta Santa al Vaticano.
Viene la gente da varie nazione
chi attraversa ’l deserto e l’oceano.
Con l’Anno Santo questi pellegrini
portano più peccati che quattrini. |
LA NEVE
La neve sopra i campi si distende
fino a che tutto si vede imbiancato.
Il pastrorello come si difende
quando non vede più l’erba nel prato.
La neve maggiormente a tutti offende
e specialmente a chi n’è incappottato.
La neve è tanto bella e bianca assai
sarebbe meglio che ’n venisse mai. |
L’AVAR0
L’Avaro n’ha passione a nessun gioco
né a li divertimenti o li festini.
Lui si contenta andà pure sul foco
basta che non le tocche li quattrini.
Benché cià li milioni ha sempre poco
non sa c’ha d’annà in braccio a li becchini.
Non se ne accorge che passa da fesso
quanno che si fa schiavo da se stesso. |
LA PAZIENZA
Per tutti quelli cò ’na sofferenza
le voglio dà una cura è la migliore.
Chi la sa sopportà con più pazienza
l’aiuta a sopportà meglio il dolore.
Ma se il male si mette in evidenza
dovete chiamà subito il dottore.
Perché con la pazienza che ce fai
è quella che moltiplica li guai. |
LA 13° STAZIONE
Nella tredicesima stazione
Cristo seguì la strada già intrapresa.
Offrì la vita per la redenzione
pè fà le fondamenta della chiesa.
Quale lo scopo de sta costruzione
di mettersi del mondo in sua difesa
Di predicà l’amore che è certezza
si vogliamo del mondo la salvezza. |
LA PRIMAVERA
Oh primavera hai sempre dimostrato
che oltre alla bellezza hai tanto amore.
Ma non posso capì chi t’ha insegnato
a dipinge così tutti li fiore
Certo che la natura t’ha premiato
che non potevi avè ’n posto migliore.
A primavera aprite le finestre
al paradiso del globo terrestre. |
LA PREGHIERA
Fu prima de l’età della ragione
che mi insegnonno di pregare Cristo
E l’ho fatto con tanta devozione
che a volte superavo anche il previsto.
Lui che dell’universo ad ’è il Padrone
ma se ne cura poco, ’n s’è mai visto.
Chi sta al servizio dice bene assai
quando il padrone non si vede mai. |
LA SANTA PASQUA
La morte di Gesù sembra un mistero
ma però dietro le testimonianze .
Mi sembra di capì sia tutto vero
come vere sono le speranze.
La vita non finisce al cimitero
da lì riprenderà le sue sembianze.
La Pasqua ci ricorda il suo messaggio
per farci compagnia lungo il viaggio. |
IL SOMARO
Il somaro è la bestia più paziente
lui è nato così e c’è rimasto.
L’uomo che si ritiene intelligente
ma se ne accorse e li mise l’imbasto.
Si faceva ’na mossa malamente
lo bastonava e riduceva il pasto.
Lui sopporta tutto, non si ribella
ma poi come finisce: a mortadella. |